«Ti ho portato un pensiero», mazzette e favori tra le risate all'Asp

Interrogati dai magistrati si sono contraddetti. Il dirigente dell’Asp, Francesco Cerrito, ha reso una “confessione piena”, confermando di avere ricevuto soldi per 12 mila euro. Mentre Mario Lupo, responsabile delle onlus Adi Scarl e Samot, con le quali gestisce assistenza agli anziani e ai malati terminali, ha sminuito la portata, parlando solo di “regalie”, offerte “senza chiedere nulla in cambio”. Dichiarazioni giudicate inverosimili dalla gip Giuseppina Zampino nel decreto di convalida dell’arresto.

Sono entrambi ai domiciliari adesso, dopo l’arresto in flagranza di venerdì pomeriggio. Gli agenti della Mobile, coordinati dalla Procura guidata da Maurizio De Lucia, li hanno intercettati mentre si davano appuntamento per lo scambio della “bomboniera”, all’interno della quale c’erano 2 mila euro in banconote da 50. Una bomboniera: “Ti ho portato un pensiero, invece dei medicinali, tu puoi pensare che ti voglio male, la bomboniera è cosa allegra”, ironizzava l’imprenditore.

“Aumm aumm”, “piccioli”, “pillole”, “biglietti del cinema”, “bomboniere” sono alcune delle espressioni intercettate dalle indagini degli agenti della Mobile che hanno accertato la frequenza degli incontri con cadenza quasi mensile e risalenti anche al 2024.

“Sei mila euro al mese” era l’ammontare delle fatture, come specifica Cerrito mentre parla con “Donna 15” (pseudonimo usato dai pm per tutelare l’identità). Un chiarimento che il dirigente chiede dopo che “Sanitario 18” – una “troppo scaltra” – aveva scoperto un’anomalia nei documenti della Adi Scarl: la fattura per l’emotrasfusione era doppia.

Un «mercimonio», secondo la gip, in cui l’Asp era «disponibile al miglior offerente». Ma non c’era solo uno scambio economico: il funzionario dava anche il vantaggio a Lupo di sapere in anticipo quando sarebbe arrivato il controllo dei Nas: «Dicci di stare accura che per ora stanno mandando i Nas a controllare i depositi».rmo