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Nel Beneventano

Paupisi, uccide la moglie: dopo 12 ore trovati in auto il figlio morto e la figlia 16enne gravemente ferita

La moglie trovata uccisa nel letto a colpi di pietra; il figlio 15enne rinvenuto morto nell'auto

Redazione La Sicilia

30 Settembre 2025, 21:27

30 Settembre 2025, 21:26

Paupisi, uccide la moglie: dopo 12 ore trovati in auto il figlio morto e la figlia 16enne gravemente ferita

È durata dodici ore la latitanza di Salvatore Ocone, 58 anni, di Paupisi (Benevento), sospettato di aver ucciso all’alba, nel letto di casa, la moglie Elisa Polcino, 49 anni, colpendola alla testa, verosimilmente con una pietra. Le forze dell’ordine hanno messo in atto una vasta caccia all’uomo, conclusa quando l’elicottero dei carabinieri ha individuato la sua auto a circa 70 chilometri di distanza, nella provincia di Campobasso. Lì l’orrore si è completato con il ritrovamento, all’interno del veicolo, del corpo senza vita del figlio quindicenne. Con loro c’era anche la figlia di 16 anni, ricoverata in gravi condizioni: ha riportato la frattura della teca cranica e ha perso molto sangue, ma non presenta ferite da taglio.

Non si esclude che sia stata colpita con una pietra, come la madre. Resta da chiarire se l’uomo — che, secondo amici, in passato avrebbe sofferto di depressione — abbia aggredito i figli già in casa o durante la fuga. Il femminicidio si sarebbe consumato poco prima dell’alba, al termine di un litigio, con ripetuti colpi alla testa. Elisa Polcino è morta sul colpo. A scoprirne il corpo è stata la suocera: insospettita dal fatto che, a differenza delle altre mattine, la nuora non fosse uscita per accompagnare i ragazzi a scuola e allarmata da alcuni rumori avvertiti in precedenza, è salita a controllare nella stessa villetta in cui abitano. «Quando mia zia è entrata — riferisce una parente della coppia — ha iniziato ad urlare». Alla domanda se tra i coniugi ci fossero state altre liti, la stessa aggiunge: «C'erano come in tutte le famiglie». E ancora: «Salvatore era una persona molto tranquilla, non so da cosa sia scaturito quello che ha fatto. Non stava molto bene, aveva problemi di salute». Una coppia considerata irreprensibile, Salvatore ed Elisabetta — per tutti Elisa — che il prossimo 19 ottobre avrebbe festeggiato 25 anni di matrimonio. «Eravamo pronti a festeggiarli — dice il parroco Cosimo Iadanza — nulla lasciava presagire quel che è accaduto». Un elemento che acuisce lo sgomento tra i 1.400 abitanti del piccolo centro sannita. Vicini, parenti e carabinieri confermano che non risultano denunce pregresse né segnalazioni di violenze.

Per tutta la giornata il paese ha seguito col fiato sospeso le ricerche, temendo soprattutto per la sorte dei due ragazzi. Illeso il terzogenito, il maggiore, che si trovava a Rimini per lavoro: avvertito della tragedia, è rientrato. L’assenza a scuola degli altri due aveva intanto fatto scattare l’allarme. Le operazioni, coordinate dai carabinieri del Nucleo provinciale di Benevento, agli ordini del colonnello Enrico Calandro, hanno coinvolto anche un elicottero, risultato decisivo per individuare l’auto dell’uomo. L’Opel di Ocone era stata vista per l’ultima volta in paese intorno alle 6. Poi, il silenzio per dodici ore, fino al rinvenimento poco dopo le 18 a Ferrazzano, nel Molise, a una settantina di chilometri da Paupisi. Bloccato, l’uomo è stato condotto in stato di fermo nella caserma dei carabinieri di Campobasso.

«La nostra comunità è sconvolta — dichiara il sindaco di Paupisi, Salvatore Coletta — il nostro è un paese tranquillo, qui non è mai successo nulla del genere. Ho partecipato a una festa in paese, c’erano anche loro due ed erano tranquilli». Sui social, invece, l’ultima traccia risale al 2018: sul profilo Facebook a nome Elisa Salvatore Ocone, la foto principale li ritrae sorridenti mentre brindano davanti alla torta per il suo 40º compleanno, insieme ai figli, tutti sorridenti. Immagini ingiallite dal tempo, appartenenti a un’altra vita: oggi la realtà è quella di due esistenze spezzate e di una terza appesa a un filo.