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la polemica

San Vito Lo Capo, sindaco risponde all'assessore regionale: «Su Macari nessun “sacco” le verifiche lo chiariranno»

Il nodo del progetto di una spiaggia attrezzata, un teatro “leggero” e due parcheggi

13 Dicembre 2025, 10:30

San Vito Lo Capo, sindaco risponde all'assessore regionale: «Su Macari nessun “sacco” le verifiche lo chiariranno»

Le contestazioni di Legambiente e la successiva decisione dell'assessorato Regionale Territorio e Ambiente di un riesame del progetto dopo il via libera concesso alla Valutazione di Incidenza Ambientale (Vinca) riguardante le aree di Macari e Castelluzzo, hanno provocato la decisa reazione del Comune di San Vito Lo Capo, che ha redatto il progetto con cui si prevede di realizzare nelle aree naturali famose in tutta Italia per la serie tv “Makari”, una spiaggia attrezzata da duemila metri quadrati con lettini e ombrelloni, un teatro effimero da 800 metri quadrati, due parcheggi per 45mila metri quadrati, un area fitness, una piazzola di sosta con punti di ristoro.

Il sindaco Francesco La Sala ha espresso rammarico per quanto accade, non tanto per la decisione dell'assessore regionale Giusy Savarino di ordinare una «verifica attenta e scrupolosa» attraverso gli uffici del dipartimento ambiente, quanto per le segnalazioni degli ambientalisti che hanno determinato l'intervento del governo regionale. «Sono circolate informazioni distorte» - dice - e spiace che alcune associazioni ambientaliste locali, oltre ad alcuni esponenti politici, abbiano diffuso interpretazioni fuorvianti, alimentando sospetti e disinformazione su un procedimento tecnico svolto nel pieno rispetto della normativa vigente.

La Sala ha voluto ricordare che l’intero iter, durato oltre quindici mesi, è stato caratterizzato da richieste di integrazioni, approfondimenti e verifiche puntuali da parte di una Commissione di cinquantacinque membri. «Un lavoro collegiale» - aggiunge - che smentisce qualsiasi rappresentazione semplicistica o strumentale. Il sindaco ha voluto ricordare che negli anni, nelle stesse aree, si sono svolte attività prive di adeguato inquadramento autorizzativo e senza la necessaria attenzione agli strumenti di tutela. «È singolare» - continua - che ciò che in passato non abbia suscitato alcuna reazione venga oggi criticato con tanta enfasi. Il progetto sottoposto a VIncA non prevede edificazioni né trasformazioni permanenti. Le strutture ipotizzate sono amovibili, minimali e integrate nel paesaggio, destinate a servizi essenziali come bagni e piccoli punti di ristoro, già presenti in molte riserve naturali italiane. L’obiettivo è garantire una fruizione ordinata e sostenibile delle aree costiere.

Per l'amministrazione comunale, dotare la costa di Macari di servizi minimi significa renderla pienamente fruibile e alleggerire la pressione sulla spiaggia di San Vito Lo Capo, oggi sovraccarica. «Siamo certi» - conclude - che le verifiche decise dall’assessorato regionale confermeranno la correttezza del lavoro svolto. Il nostro progetto non intende alterare il territorio, ma tutelarlo e valorizzarlo.

Il progetto ha scatenato le proteste, oltre che di Legambiente, anche del deputato regionale del Movimento 5 stelle Cristina Ciminnisi. Ora si attende l'esito dell'ulteriore approfondimento della Commissione tecnica specialistica dell'assessorato.