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Rifiuti

Gela, gestione dell'impianto di compostaggio: botta e risposta tra Ato Cl2 e Impianti Srr

Lettere a catena tra le due società inviate per conoscenza alla Procura. Oggi si tiene l’assemblea dei sindaci anche su questo tema

Maria Concetta Goldini

19 Novembre 2025, 09:42

Gela, gestione dell'impianto di compostaggio: botta e risposta tra Ato Cl2 e Impianti Srr

Per l’impianto di compostaggio di contrada Brucazzi l’Ato Ambiente Cl2 società in liquidazione e la Impanti Srr si scrivono una lettera dietro l’altra e le inviano per conoscenza alla Procura della Repubblica. Come è noto l’impianto è nella proprietà di Ato Ambiente ma una recente sentenza gli impone di affidare la gestione in quanto, come ente in liquidazione, non può gestirlo.

Dopo una prima gara di vendita dell’impianto andata deserta, Ato Ambiente ha avviato una nuova procedura negoziata per la quale già due ditte hanno formulato l’offerta. Subito dopo l’ente in liquidazione ha invitato la Impanti Srr, società dei Comuni d’ambito, a formulare un’offerta migliorativa. La risposta dell’amministratore unico di Impianti è stata questa: offriamo un euro in più rispetto alla migliore offerta presentata dalle altre due ditte, questo per rispettare la volontà dei sindaci dei Comuni della Srr4 che vogliono che l’impianto resti nella disponibilità del pubblico.

Ma per il commissario liquidatore dell’Ato Cl2 quella formulata da Impianti non è un’offerta reale e non è in linea con le regole di gara fissate dalla legge. Inficerebbe la procedura in itinere. Per Ato Ambiente dunque serve una vera offerta, fatta nel rispetto della legge e sono stati assegnati ad Impianti dei termini per presentarla: scadono venerdì prossimo alle 12.00. Intanto oggi c’è l’assemblea dei sindaci per venire a capo di questa vicenda che non è il solo fronte aperto. È anche in sospeso il passaggio delle vasche dismesse di Timpazzo, dall'Ato Ambiente alla Srr4 che, per venirne a capo, ha attivato la procedura del giudizio di ottemperanza.

Insomma sul fronte dei rifiuti ci sono situazioni “calde” che non riescono ad essere disinnescate e non si fa un passo avanti per semplificare gli adempimenti e portarli a termine.