La superiora generale
La leader mondiale delle Suore del Buon Pastore a Catania: «Si crei un centro per poveri a San Cristoforo»
Dopo un primo incontro al Consorzio di cooperative Il Nodo, suor Joan Marie Lopez ha iniziato il suo tour nei centri per migranti del territorio etneo. E propone di aprire una casa del Buon Pastore per le fasce più deboli della popolazione nello storico quartiere del centro
La Superiora generale delle suore di Nostra Signora della Carità del Buon Pastore, suor Joan Marie Lopez, è oggi a Catania e domani sarà a Palermo per visitare le strutture della Congregazione in Sicilia, nell’ambito del suo viaggio in Italia. Suor Lopez, originaria della Malesia, sta attraversando tutti i 67 Paesi del mondo in cui le Suore del Buon Pastore sono attive, con una particolare attenzione sulla cura e l’integrazione delle persone migranti. Nel capoluogo etneo, il Consorzio di cooperative sociali Il Nodo collabora da decenni con la Congregazione. In occasione della visita, è stata lanciata la proposta: aprire una nuova casa del Buon Pastore per l’assistenza alle fasce più deboli della popolazione, gestita da almeno tre sorelle da qualunque parte del mondo, e da insediare nel quartiere di San Cristoforo.
«Non è facile lavorare coi migranti - spiega sorella Lopez - perché ogni Paese ha leggi diverse, ma noi tentiamo di lavorare con i governi locali per aiutarli. Molto spesso le persone migranti si spostano non perché vogliono farlo: non vengono in vacanza, cercano di sopravvivere, sono in pericolo nei loro Paesi o non riescono a raggiungere condizioni di vita dignitose all’interno del sistema in cui sono inseriti. Le persone migranti soffrono in molte maniere: sono ai margini, escluse, criminalizzate, non hanno una voce né documenti. Spesso siamo preoccupati di quello che l’immigrazione può farci, ma non pensiamo a quello che le persone che migrano vivono. E il nostro compito è aiutare tutti gli esseri umani».
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La Superiora generale delle suore di Nostra Signora della Carità del Buon Pastore, suor Joan Marie Lopez
Da queste premesse il viaggio all’interno delle strutture del Consorzio Il Nodo. A partire dal centro di prima accoglienza di via Nuovalucello e da un incontro con gli operatori e gli amministratori delle cooperative. «Per noi è un momento importante di condivisione con le Suore del Buon Pastore che, di fatto, hanno dato vita a tutte le nostre attività negli anni Ottanta - spiega Fabrizio Sigona, presidente del Consorzio - Le suore, al tempo, gestivano una struttura di accoglienza per ragazze in difficoltà. Quando hanno chiuso le loro attività sociali, le hanno date in gestione alla cooperativa». Da quell’esperienza, nel 1979, è nato ciò che adesso è il Consorzio.