Attualità
Scicli e l'anziano fracassone: "A casa mia faccio quello che voglio"
In via dei Miracoli le troupe delle tv nazionali per un caso che rischia di diventare sempre più estremo
												Le troupe delle tv nazionali dinanzi al condominio di via dei Miracoli
“A casa mia faccio quello che mi garba”. Non arretra di un millimetro l’anziano fracassone di via dei Miracoli che ieri, intercettato davanti casa dalla giornalista di Mattino 5, ha affermato quello che aveva detto anche a "La Sicilia", cioè di essere nel giusto, che a casa sua può fare quello che gli pare e che, in ogni caso, ha il tempo e la pazienza di attendere che la giustizia faccia il suo corso. Intanto che ciò accada, però, ci sono intere famiglie che non dormono la notte e che non ritrovano più la serenità. “A volte la notte vedo che accende la luce e va nel seminterrato e poi si sentono dei botti”, ci ha detto una persona che vive in un appartamento di fronte a quello incriminato.
Quando all’86enne è stato chiesto cosa siano questi botti, lui ha risposto vagamente dicendo che si tratta di un film ammettendo, comunque, che poi il video va a ripetizione perché intanto lui si addormenta. Di smettere proprio non ne vuole sapere sostenendo che non gli interessa nulla delle norme di buon vicinato e che a questa età deve pensare a sé stesso. A seguire legalmente i condomini è l’avvocato Caterina Riccotti.
“Da anni - spiega - questo condomino pone in essere condotte vessatorie e anche minacciose nei confronti dei residenti del palazzo di via dei Miracoli. Inizialmente queste condotte erano sporadiche, poi invece il comportamento è diventato sempre più molesto indirizzandosi insistentemente, in un primo momento, nei confronti della mia assistita che inevitabilmente si è vista costretta a presentare querela nei confronti dell’uomo. Queste condotte però, anzichè cessare, a seguito della querela si sono aggravate anche perché lui, come ha anche detto in una intervista, è mosso da propositi vendicativi, punitivi e ritorsivi. Per tanto, considerato che dal novembre del 2024 si rende protagonista di questi rumori senza soluzione di continuità, siamo di fronte ad una situazione oramai intollerabile che crea un continuo stato di ansia e paura, quindi di pericolo. La preoccupazione è che accada qualcosa di irreparabile".
"Sono state prese diverse iniziative, non solo giudiziarie - ancora Riccotti - ma ad oggi non c’è stata una risoluzione. Non si vuole puntare il dito contro nessuno, ma evidentemente esiste un vulnus normativo. Ritengo, però, che da un punto di vista giudiziario oggi ci siano tutti gli elementi per poter adottare una misura che possa essere risolutiva non solo nei confronti di chi vede i propri diritti lesi, ma anche per una tutela nei confronti di questa persona che vive in uno stato di solitudine che aggrava questo disagio e queste condotte”.