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il riconoscimento

Gela, cultura e identità siciliana: cittadinanza onoraria a Silvana Grasso

Il Comune avvia l'iter per omaggiare la filologa e scrittrice "voce universale della Sicilia"

Maria Concetta Goldini

25 Ottobre 2025, 10:52

Gela, cultura e identità siciliana: cittadinanza onoraria a Silvana Grasso

La scrittrice Silvana Grasso

La cultura siciliana e italiana si prepara a celebrare una delle sue figure più significative. Con un annuncio ufficiale del Sindaco Terenziano Di Stefano, l’Amministrazione comunale ha approvato il primo atto deliberativo per il conferimento della cittadinanza onoraria a Silvana Grasso, filologa, scrittrice, critica letteraria e già Assessora ai Beni Culturali del Comune di Catania. L’atto è ora in attesa della ratifica finale del Consiglio comunale.

L’omaggio dell’Amministrazione: “Valorizzazione dell’identità”

La decisione dell’Amministrazione, come ha sottolineato il primo cittadino, nasce dalla volontà di rendere omaggio a una donna che ha avuto un impatto profondo e duraturo. “Con questa decisione, abbiamo voluto rendere omaggio a una donna che, attraverso la sua opera letteraria, il suo impegno civile e la sua attività di promozione culturale, ha contribuito a valorizzare l’identità e le tradizioni della nostra terra, portandole all’attenzione del panorama nazionale e internazionale,” ha dichiarato il Sindaco. Silvana Grasso, nata a Macchia di Giarre, è riconosciuta a livello mondiale: le sue opere sono state tradotte in numerose lingue, rendendo “viva e universale la voce della Sicilia, espressione autentica di passione, cultura e umanità.”

“Il conferimento rappresenta, per la comunità, un segno tangibile di riconoscimento e gratitudine per il contributo che la scrittrice ha saputo offrire con la sua sensibilità e il suo impegno costante. L’Amministrazione comunale ha espresso orgoglio e soddisfazione per questo importante riconoscimento, che unisce cultura, identità e senso di appartenenza.” – ha dichiarato Di Stefano.

La risposta emotiva e ironica della scrittrice: “Una prova titanica”

La notizia ha suscitato una risposta immediata e profondamente sentita da parte della diretta interessata, che si è affidata ai social media per replicare al Sindaco con un misto di gratitudine, commozione e la sua inconfondibile vena ironica. Silvana Grasso confessa che l’atto di conferimento l’ha letteralmente “ammutolita”, ponendola di fronte a una prova che, a differenza di ogni sfida superata in carriera, le appare “titanica, insuperabile”. Un’emozione tanto più forte se si considera il suo percorso: una vita cominciata in un “paesetto, Macchia di Giarre, in una famiglia modestissima,” con l’unica memoria di sua madre legata all’arrivo dell’acqua dal rubinetto, un simbolo di progresso e dignità. La scrittrice ha ripercorso la sua brillante carriera: “Ho superato ogni tipo d’esame, concorsuale letterario filologico editoriale, sempre a pieni voti, sempre con piena ammirazione di chi mi ha esaminata.” Eppure, questo riconoscimento la trova “impreparata, impaurita, inadeguata”.

“Esserci. È operare, vigilare, dare”

La cittadinanza onoraria, per Silvana Grasso, non è affatto “un’altra medaglia sul petto da annotare su un curriculum di qualità”. Al contrario, la definisce come un vero e proprio impegno attivo e una chiamata. “È fare parte attiva di una rinascita, già in atto. È esserci. È operare, vigilare, dare. Tempi, energie, cure.” Questa inattesa “prova” è però definita allo stesso tempo “imperdibile, irrinunciabile, irrevocabile,” poiché è legata a un legame viscerale con la Città, luogo in cui arrivò da “carusùtta” e che subito la stregò con il “magico dedalo delle sue stradine, la sua potente lingua greco-sicula” e il suo “cuore materno generoso”. La Città è descritta con una lirica e potente metafora materna: “Città feconda, che sempre ingravida nelle sue viscere, immortali e materne, proprio come una Madre, tesori di Cultura, Arte, Civiltà".

Concludendo il suo messaggio, Silvana Grasso si è detta pronta a farsi trovare “impreparata” per questo nuovo esame, ma fiduciosa di potercela fare “con Voi, tra di voi.” La chiosa finale, però, è un ultimo, esilarante tocco di ironia che non manca di far sorridere: “sempre che i Signori Consiglieri non mi boccino in Consiglio Comunale, la prima bocciatura della mia vita!”

L’iter per il conferimento ufficiale è dunque avviato, in attesa della votazione in Consiglio, che suggellerà formalmente questo profondo legame tra la città e la sua illustre figlia della letteratura.