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Politica

Dopo l'elezione, Mancuso (Fi): «Niente inciuci politici nella scelta di Di Stefano a presidente dell’Ati»

Reazione “fredda” del deputato gelese Scuvera: « Pd, Cinquestelle e Civici hanno poco da esultare»

Maria Concetta Goldini

22 Ottobre 2025, 07:28

Dopo l'elezione, Mancuso (Fi): «Niente inciuci politici nella scelta di Di Stefano a presidente dell’Ati»

Il sindaco Terenziano Di Stefano inondato da congratulazioni ed attestati di stima dopo la nomina a presidente dell’Ati idrico di Caltanissetta. Gongolano i Civici di Gela e provincia per l’incarico importante ad un loro esponente. Il neo presidente ha al suo fianco un Cda composto quasi per intero da colleghi di centrodestra vicini al deputato forzista Michele Mancuso che in questa elezione ha giocato un ruolo fondamentali. In quel Cda non ci sono esponenti della Lega e nemmeno di Fratelli d’Italia. Ci sono i sindaci a lui vicini. C’entra questo con i rapporti conflittuali tra Lega e F.I nel Nord della Provincia? O anche con la guerra mai chiusa in FdI tra il sindaco di Mussomeli e il deputato gelese Totò Scuvera?

Di certo sono dinamiche che influiscono nell’agire quotidiano e nelle scelte che poi vengono fatte.

Per l’on. Mancuso «Terenziano Di Stefano non è stato eletto in quanto tale ma per dare la giusta rappresentanza all’area territoriale che rappresenta. A Gela siamo opposizione a Di Stefano e tali resteremo. Nessuno pensi ad inciuci, non ce ne sono stati. La scelta è venuta da una discussione tra i sindaci che con responsabilità hanno scelto di dare il giusto risalto a Gela, cosa che io avevo auspicato. Il centrodestra ha evidenziato una grande maturità mettendo da parte le scelte di bandiera politica di fronte a un incarico che riguarda gli interessi della collettività su un bene primario come l’acqua».

«Ci sono tutti i presupposti - continua Mancuso - perché il neo presidente e il Cda lavorino con serenità per l’interesse di tutti i Comuni della Provincia. I cittadini gelesi avranno sul tema cruciale dell’acqua il loro sindaco con cui potranno confrontarsi».

Non esulta ma non è neanche scontento il deputato di FdI per la nomina di Di Stefano. «C’è poco da dire e Pd, Cinquestelle e Civici hanno poco da esultare. Non avrebbero mai potuto determinare l’elezione di Di Stefano - sottolinea - invece Gela e Caltanissetta, le due città più grandi del Nisseno, che hanno le quote maggioritarie dell’Ati idrico si sono messe d’accordo e i sindaci dei Comuni minori si sono dovuti accodare. Va bene così. Si crea un equilibrio tra Nord e Sud con la gestione del Libero Consorzio al Comune di Caltanissetta e dell’Ati idrico al Comune di Gela. Vigileremo sull’attività di Di Stefano. Come deputato sono pronto a fare la mia parte, se coinvolto, nell’interesse di tutti i Comuni. Come cittadino gelese spero che con la guida per la prima volta dell’Ati, si possano fare passi avanti per lenire i disagi della popolazione».