I dati della Polizia
Infanzia a rischio in Sicilia: aumento del 7% dei reati contro minori. Boom della pornografia online
Nell'isola 649 reati nel 2024 (+7%), mentre in Italia superano la soglia record di 7mila. Impennata dei crimini digitali e vittime prevalentemente femminili. Crescono maltrattamenti in famiglia e omicidi. E l'isola segna il record anche per le gravidanze precoci. Il rapporto di Terre des Hommes

Minori a rischio in Sicilia: aumento del 7% dei reati e boom della pornografia online
I minori in Sicilia sono sempre più a rischio. Nel 2024 sono stati 649 reati a danno di bambini e ragazzi, in aumento del 7% rispetto al 2023. A livello nazionale si registrano 7.204 reati contro minori, con un +4% annuo.
Aumentano i reati connessi al digitale
La pornografia minorile cresce dell’85% (da 13 a 24 casi) e la detenzione di materiale pornografico del 250% (da 2 a 7 casi). Le vittime sono in prevalenza femmine (66%). La prevalenza femminile è particolarmente evidente nei reati a sfondo sessuale: 100% nella detenzione di materiale pornografico e nella prostituzione minorile, 88% nella pornografia minorile, 86% negli atti sessuali con minorenne, 84% nella violenza sessuale aggravata, 82% nella violenza sessuale.
I dati sono stati elaborati dal Servizio Analisi Criminale della Polizia di Stato e diffusi dalla Fondazione Terre des Hommes in occasione del Dossier indifesa 2025 e della Giornata internazionale delle bambine (11 ottobre).
In Sicilia è record di "baby mamme"
Aggiornati al 2023, ma rilevanti per definire il quadro, è anche il numero di gravidanze precoci. La Sicilia guida con ampio margine la classifica nazionale con 480 gravidanze precoci: sono un quarto del totale nazionale. Seguono la Campania con 318 nascite, la Lombardia con 209 e la Puglia con 167 Nel 2023 (ultimi dati disponibili) in tutta Italia le nascite da madri di età compresa tra i 14 e i 18 anni sono state 1.829, cioè 55 in meno rispetto al 2022.
I dati dei reati su minori a livello nazionale
Nel 2024 sono stati 7.204 i reati a danno di minori: superata per la prima volta la soglia dei 7.000. Crescita annua +4% (+252 casi) e su base decennale +35%. Forte l’aumento dei reati legati al digitale: pornografia minorile +63% e detenzione di materiale pedopornografico +36%.
Le bambine e le ragazze le più colpite
Le ragazze sono il 63% delle vittime (nel 2023 erano il 61% su 6.952). Nei reati a sfondo sessuale: 88% vittime femminili per la violenza sessuale, 86% per la violenza sessuale aggravata, 85% per gli atti sessuali con minorenni. Nel 2024 i casi di violenza sessuale restano stabili a 912, ma restano i più numerosi tra i reati sessuali; le violenze sessuali aggravate sono a +1% annuo e +75% rispetto a 10 anni fa; gli atti sessuali con minorenne sono a +15% annuo.
Nei reati digitali: 86% vittime femminili nella detenzione di materiale pedopornografico e 74% nella pornografia minorile. La prostituzione minorile mostra per la prima volta parità di genere e un calo (-7% annuo, -64% decennale).
Pericolo in famiglia: quasi 3.000 vittime
I maltrattamenti in famiglia sono la categoria con più casi: 2.975 vittime nel 2024 (+5% annuo, +101% in 10 anni), con leggera prevalenza femminile (53%).
Altri reati riconducibili alla sfera familiare: Violazioni degli obblighi di assistenza familiare: 479 casi (-9%); Abuso dei mezzi di correzione e disciplina: 345 casi (-1%); Abbandono di minore: 577 casi (+2%).
In queste tre fattispecie prevalgono le vittime maschili: 55% (violazioni assistenza), 61% (abuso mezzi di correzione), 55% (abbandono).Crescono gli omicidi di minori
Gli omicidi volontari di minori nel 2024 sono 21 (+75%): numeri assoluti bassi, ma dato preoccupante. Vittime con netta prevalenza maschile (76%).