Dopo quarant’anni esatti di servizio, il sostituto commissario Mauro Lo Dico, figura storica del Corpo di Polizia penitenziaria e già alla guida delle guardie di San Cataldo, lascia la divisa e va in pensione, salutando la Casa di reclusione di San Cataldo.
Nel suo ultimo giorno di lavoro, il 30 settembre, il commiato è stato caloroso: la direttrice, la dott.ssa Marilena Lo Faro, il comandante di reparto Carlo Di Blasi, il commissario Morena Cardaci, insieme agli agenti, al personale amministrativo, sanitario e della mensa, hanno voluto rendergli omaggio con affetto e riconoscenza, sottolineandone il senso del dovere, l’esperienza maturata e il profondo attaccamento all’Istituzione.
Entrato nella Polizia penitenziaria il 10 ottobre 1985, Lo Dico ha prestato servizio a Piazza Lanza, a Catania, quindi a Venezia, Reggio Calabria, Roma presso la scuola penitenziaria, Caltanissetta e infine San Cataldo. Più volte si è distinto per merito e ha svolto attività di tutoraggio per i nuovi agenti, in particolare per la scuola di San Pietro di Clarenza a Catania.
La tappa più lunga e significativa della sua carriera è stata proprio a San Cataldo, dove ha diretto l’ufficio matricola e ha ricoperto in più occasioni le funzioni di comandante di reparto. Professionalità, umanità e spirito d’iniziativa ne hanno fatto un punto di riferimento per intere generazioni di operatori, per l’amministrazione e per i colleghi.
“Grazie a tutti – le parole di Lo Dico – dopo 29 anni qui vado via e mi dispiace perché lascio casa, il mio lavoro e voi. Un lavoro che ho amato tanto, un lavoro nobile, fondamentale per la società civile”.
Commozione palpabile in istituto.
“Va via un pilastro – afferma la direttrice Mariella Lo Faro – un uomo integerrimo, che ha lavorato con coraggio e umiltà. Un simbolo per tutti, con grande voglia di lavorare, che adesso si deve godere la vita”.
“Un collega, un amico – sottolinea il comandante Carlo Di Blasi – che ho scelto come picchetto d’onore al mio matrimonio. Ha indossato la divisa con dedizione e non la toglierà mai, perché l’ha porta nel cuore”.